Nel 2025, le imprese italiane possono approfittare di una serie di incentivi molto interessanti per l’installazione di impianti fotovoltaici, soprattutto per quelli destinati all’autoconsumo industriale. Il Piano Transizione 5.0, introdotto dal Decreto-legge del 2 marzo 2024 e rafforzato dalla Legge di Bilancio 2025, rappresenta uno degli strumenti principali a supporto degli investimenti in energia pulita. Attraverso un credito d’imposta che può arrivare fino al 45% per investimenti fino a 10 milioni di euro, le imprese hanno la possibilità di ammortizzare rapidamente la spesa per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi associati, beneficiando anche di maggiorazioni se scelgono moduli di alta efficienza (con celle al 24% o più).
Accanto a questo, vi sono contributi a fondo perduto erogati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che coprono fino al 40% delle spese per impianti aziendali, con massimali legati alla potenza installata. Questi incentivi sono particolarmente rilevanti per le imprese del Sud Italia, dove le Politiche di Coesione 2021-2027 finanziano ulteriori interventi volti all’installazione di impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici in aree industriali esistenti. Non solo, l’integrazione con sistemi di accumulo di taglia medio-piccola permette di ottimizzare l’autoconsumo anche in fasce orarie diverse da quelle di produzione, aumentando l’efficienza complessiva degli investimenti.
Le piccole e medie imprese possono inoltre contare sulla Nuova Sabatini, che fornisce finanziamenti agevolati per l’acquisto o il leasing di beni strumentali, incluso l’impianto fotovoltaico, accompagnati da contributi in conto interessi che alleggeriscono il carico finanziario. Infine, il Conto Termico, gestito dal GSE, offre un’ulteriore via di accesso a incentivi per interventi di efficientamento energetico e produzione termica da fonti rinnovabili, rendendo possibile un’integrazione ancora più ampia delle tecnologie energetiche.
Oltre agli incentivi economici, l’aspetto tecnologico dei BES industriali (Battery Energy Storage) assume un ruolo cruciale per la trasformazione energetica delle imprese. Questi sistemi di accumulo non si limitano più a immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, ma si integrano con strategie avanzate di gestione della domanda, definite come demand response.
Questa capacità consente alle imprese di partecipare attivamente ai mercati energetici, modulando i propri consumi e sfruttando i segnali di prezzo per ottimizzare i costi energetici.