L’incentivo previsto è composto da una tariffa premiosull’energia condivisa, erogata per 20 anni e articolata in funzione
della tipologia di beneficiario e della dimensione dell’impianto. A titolo
indicativo, per i piccoli impianti (fino a 200 kW), la tariffa può superare i
110 €/MWh, ai quali si sommano i risparmi sull’energia autoconsumata, eventuali
premi ambientali e i ricavi per l’energia immessa in rete tramite il meccanismo
del ritiro dedicato.
Gli installatori, in questo contesto, diventano partner
tecnici e consulenziali di lungo periodo. Le opportunità non si limitano
all’installazione degli impianti, ma si estendono alla progettazione energetica
integrata, alla gestione dei flussi, al supporto nella costituzione giuridica
della CER (come associazione, cooperativa o altro soggetto), all’ottenimento
dei permessi e dell’accesso agli incentivi.
Nel 2025, le Comunità Energetiche non sono più un
esperimento: sono un asset strategico per il territorio, un’opportunità
concreta per generare valore condiviso e una nuova frontiera di lavoro per chi
opera nel settore energetico.
Dal punto di vista economico, l’incentivo principale
previsto per le CER è una tariffa incentivante sull’energia condivisa, erogata
per 20 anni. Il valore dell’incentivo può variare in base alla taglia
dell’impianto e alla tipologia di beneficiario, ma rappresenta un’entrata
stabile e interessante, in particolare per chi investe in impianti nuovi o per
chi intende valorizzare impianti già esistenti rendendoli parte di una CER. A
questo si aggiungono, per i progetti finanziati dal PNRR, l’accesso semplificato
alle autorizzazioni e una priorità nei bandi pubblici legati alla sostenibilità
energetica.
L’interesse da parte degli installatori cresce di pari passo
con l’evoluzione normativa. Se fino a poco tempo fa le CER erano viste come
un’opportunità "futuribile", oggi si configurano come una nuova linea
di business concreta. Non si tratta solo di installare pannelli, ma di
progettare soluzioni integrate che includano accumuli, sistemi di monitoraggio,
interfacce digitali per la condivisione dei dati e, soprattutto, una consulenza
capillare nella fase di costituzione giuridica della comunità.
Il quadro che si sta delineando nel 2025 è quello di una
rivoluzione energetica a misura di territorio. Le CER diventano strumento di
empowerment locale, democratizzano la produzione di energia e creano occasioni
di reddito condiviso, pur restando ancorate a criteri di efficienza tecnica
e sostenibilità economica. Per chi è pronto a cogliere l’attimo – siano essi
produttori-consumatori o professionisti della filiera – il momento è ora.